(2023)-Yellow Diamonds by Paolo Roversi

autore:Paolo Roversi [Paolo Roversi]
La lingua: ita
Format: epub
editore: SEM
pubblicato: 0101-01-01T00:00:00+00:00

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Parigi, Gare du Nord

L’ispettore Bastien Durand non ama prendere ordini, ma per Lamarque, che è stato il suo capo per anni, fa un’eccezione. L’ex legionario l’ha chiamato da Londra e gli ha detto di fiondarsi alla Gare du Nord per aspettare l’Eurostar delle 12.47 in arrivo dalla capitale inglese. Per convincerlo gli ha riferito che sopra c’è una donna, probabilmente implicata nella rapina alla Harry Winston, che, se tutto va come spera, gli permetterà di catturare i Panthers. Dom si era raccomandato di non perderla mai di vista; lui sarebbe arrivato col treno successivo, quello delle 18.10. Per permettergli di individuarla, gli ha fatto spedire da Gil – che l’ispettore conosce bene, visto che anche loro sono stati colleghi per molto tempo prima del suo trasferimento all’Europol – una foto della donna che sale sulla carrozza 7 del treno in questione, scattata dalle telecamere di sorveglianza della stazione St. Pancras di Londra. Sulla trentina, capelli castani imbrigliati in una coda, occhiali da sole Chanel, uno spolverino scuro e un trolley nero.

Durand e Fabre si sono appostati, fingendosi normali viaggiatori in abiti civili, all’inizio del binario dove è atteso il convoglio. Quando il treno entra in stazione, l’ispettore schiaccia la Gitanes sotto la suola di una scarpa e si sposta sul lato opposto: i passeggeri sfileranno fra loro due, impossibile non individuarla.

«Cosa facciamo quando la vediamo?» chiede sussurrando nel microfono Bluetooth. All’altro capo della linea ci sono Virgili e tutto il resto della Beccaria. «La arrestiamo?»

«Negativo. Seguitela e vedete dove va.»

Il francese chiude la comunicazione e rimane in attesa. Decine di passeggeri gli sfilano davanti e, quando inizia davvero a preoccuparsi, la riconosce: come previsto, è scesa dal vagone 7 e, trascinando il trolley, si è avviata verso l’uscita della stazione. Quando gli passa accanto, Durand constata quanto sia bella ma non appariscente. Indossa occhiali scuri e un paio di sneakers ai piedi, come le tante turiste che arrivano a Parigi e prediligono la praticità all’estetica dei tacchi alti.

Fabre è corso fuori per preparare la Citroën, pronto a inseguire il taxi su cui salirà la donna. Precauzione inutile, perché lei attraversa la piazza e s’infila nella hall dell’IBIS Paris Gare du Nord situato proprio di fronte alla stazione.

Durand le lascia il tempo di fare il check-in e salire in camera prima di precipitarsi dentro e sventolare il distintivo sotto il naso del concierge. Si fa mostrare quello che gli serve e poi ritorna fuori per telefonare alla profiler.

«Ha riservato una stanza per un paio di notti all’IBIS, dirimpetto alla stazione.»

«Un hotel accanto a uno scalo ferroviario è la garanzia di poter tagliare la corda in qualsiasi momento: esce e salta sul primo treno.»

«Non succederà, perché noi staremo sempre qui davanti e la terremo d’occhio.»

«Con che nome si è registrata?»

«Nataša Jozic. Passaporto croato. Ho scattato una foto col cellulare al documento e l’ho inviato a Gil.»

Per un attimo si sente solo il rumore delle dita dell’informatico che battono su una tastiera.

«I numeri non corrispondono» annuncia alla fine la voce dell’ingegnere. «È falso.»

«Ora possiamo salire ad arrestarla?»

«No, ispettore» risponde secca Virgili.

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